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Chiunque si sia sentito frustrato dall’idea di dover distribuire i documenti da inviare su tre diverse piattaforme per sopraggiunto limite di spazio, non si senta solo. Lo stesso genere di problema è quello che ha portato tre creativi e imprenditori di Lione a creare Smash, che loro chiamano il servizio di trasferimento file del ventunesimo secolo.
La caratteristica principale che Olivier, Romaric e Rémi Gouedard-Comte mettono sul piatto è l’assenza di limiti di peso dei documenti. A questo, aggiungono la possibilità di consultare lavori di artisti mentre il servizio completa il suo lavoro: mentre la percentuale del caricamento viene mostrata in alto, sullo sfondo l’utente può sfogliare i lavorori fotografici di creativi vari, consultabili anche a parte, in quello che loro chiamano l’angolo dell’artista.
Chi invia non ha bisogno di iscriversi, né di sorbirsi spot pubblicitari, mentre chi riceve, può consultare i file in anteprima. Come succede con Dropbox infatti, il destinatario può visualizzare video, foto, musica, prima di decidere se scaricarli, o meno.
I file saranno disponibili per sette giorni e su dispositivi diversi.
La domanda sulla sostenibilità economica di un servizio di questo tipo è immediata, e infatti i tre fondatori forniscono una risposta sulle pagine del sito. Il servizio illimitato resterà gratuito, ma a breve sarà lanciata una versione a pagamento che fornirà più margine di personalizzazione e interfacce diverse per ogni tipologia di documento.
Fonte: Wired Italia